Si aggiudicavano appalti per l’Asl Na 3 a Torre Annunziata senza mai eseguirli. Dopo quasi quattro anni i finanzieri I finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Lucca, con il supporto dei colleghi di Caserta e L’Aquila, hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca, emesso dal Tribunale di Firenze (Ufficio Misure di Prevenzione) di beni per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro, costituito da 26 conti correnti, 2 autovetture, 8 società, 18 locali ad uso commerciale, 32 abitazioni, 7 autorimesse e 4 terreni. 

In particolare, è stato accertato che il gruppo criminale ruotava attorno ad imprenditori edili residenti nelle province di Lucca e Caserta, i quali, utilizzando prestanome e società compiacenti, molte delle quali “apri e chiudi”, si aggiudicavano decine di appalti della Asl 3 (Napoli Sud), con sede a Torre Annunziata, per milioni di euro, in relazione a commesse per lavori edili, banditi per importi inferiori ai valori soglia oltre i quali sarebbe stato necessario ricorrere alle procedure ordinarie di affidamento. I proventi illeciti venivano, poi, per buona parte, riciclati in una società immobiliare, con sede a Lucca, considerata la “cassaforte” del sodalizio, attraverso operazioni di acquisto, ristrutturazione o costruzione di edifici da parte di società del “gruppo”.

Per tale ragione nel 2018 c’era stata un’operazione che aveva portato all’arresto di cinque persone.  Tra questi anche Sebastiano Donnarumma, 67enne di Pimonte, che era il funzionario dell’Asl che secondo gli inquirenti aveva favorito il gruppo criminale.


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