Notte dei falò a Castellammare, l’urlo di Cimmino: “Questa notte è nostra”
A un anno dai manichini bruciati al Rione Savorito, l’appello del sindaco: “Mostriamo al mondo la nostra passione”
06-12-2019 | di Redazione
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"Dimostriamo che la nostra festa è tutt’altro che la festa della camorra e degli idioti, di una terra che stenta a scrollarsi di dosso quella patina fastidiosa e opprimente. Siamo chiamati a dare una grandissima prova di maturità, di coscienza, di cultura”. E’ l’appello del sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino rivolge a quelli che parteciperanno alla notte dei falò nella cittadina stabiese, in programma il prossimo 7 dicembre.
Solamente un anno fa, l’episodio dell’incendio di un manichino al rione Savorito mentre uno striscione auspicava che i pentiti fossero bruciati.
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Ora il primo cittadino intende anticipare i tempi e prevenire simili episodi, puntando sull’orgoglio dei cittadini: “Stabiesi, mostriamo al mondo cos’è davvero la nostra città – si legge nella nota stampa -. Mostriamo al mondo le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra festa dell’Immacolata. Mostriamo al mondo cos’è Castellammare di Stabia”.
Città costantemente presidiata da tutte le forze dell’Ordine, ma non militarizzata: “La ferita dello scorso anno è ancora aperta e fa male a me come sono sicuro a tutti gli stabiesi – ha continuato il sindaco - ma sono certo che la vera Castellammare sarà all’altezza di portare in alto il nostro nome. Scendiamo tutti assieme in strada a ballare, a cantare, a goderci lo spettacolo di quella notte magica. Quella notte non è della camorra, degli stupidi, dei ladri di legna, di chi devasta i nostri boschi. Quella notte è nostra”.
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