Nascondeva un fucile a canne mozze in cantina. Condannato a tre anni e due mesi di reclusione Angelo Palumbo, uomo del commando armato responsabile della morte di Antonio Morione. Il pubblico ministero Giuliana Moccia aveva chiesto cinque anni e sei mesi, pena lieve per uno dei killer.

Palumbo fu arrestato lo scorso luglio dai Carabinieri di Torre Annunziata mentre era in vacanza a Gallipoli con la sua famiglia. Dopo la cattura, nell'ambito di una serie di perquisizioni mirate effettuate dai militari del Nucleo Investigativo, coordinati dal tenente Sebastiano Somma, fu ritrovato nell'abitazione dell'uomo un fucile a canne mozze risultato rubato nel 2017 a Palermo.

Il ritrovamento dell'arma fece scattare l'arresto anche per Valentina Gallo, moglie del rapinatore. Il Gip del Tribunale di Torre Annunziata, Fernanda Iannone, dispose i domiciliari per detenzione illegale di arma da sparo. Misura cautelare poi annullata dai Giudici del Riesame che accolsero la tesi della difesa e disposto il ritorno in libertà della donna.

Questa mattina al Tribunale di Torre Annunziata la sentenza nei confronti di Palumbo implicato nell'omicidio di Antonio Morione, commerciante ucciso a colpi di pistola all'antivigilia di Natale del 2021. Si aggrava la posizione del rapinatore che, ancor prima dell'inizio del processo sull'omicidio del commerciante, incassa una condanna a tre anni e due mesi per detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione. 

Palumbo, difeso dall'avvocato Antonio Iorio, dovrà rispondere di accuse ben più gravi. In manette per l'assassinio del 41enne anche Luigi Di Napoli, Giuseppe Vangone e Francesco Acunzo. Caccia al quinto uomo della banda, non ancora identificato.

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