"Salviamoci sul campo, poi si vede...". Quante volte nella passata stagione i tifosi del Savoia da dirigenti e uomini di fiducia della società hanno ascoltato questa frase tanto beffarda quanto poco veritiera. Un'illusione che ha buttato il fumo negli occhi ai tanti che hanno gridato allo scandalo per la retrocessione giunta a tavolino a causa della sentenza del Coni (tardiva, ma giusta) che ha favorito la Reggina.

Malgrado Carruezzo e soci lo volevano nascondere, il Savoia mai si sarebbe potuto salvare, perché con l'ingiunzione di fallimento (cosa ben diversa dalla messa in liquidazione) avanzata da Quirico Manca si sapeva benissimo che non ci sarebbe stato futuro per il club. Inoltre i vari deferimenti raccolti durante l'anno sarebbero stati un macigno pesantissimo per l'eventuale (parola grossa) squadra che si fosse iscritta quest'anno.

Proprio oggi è arrivata un'altra maxi penalizzazione di cinque punti con una squalifica a carico dell'amministrare unico ombra Alfonso Piantoni. La sanzione ovviamente non colpirà la società neonata di Todisco e quindi avrà un effetto pressoché nullo. Quella di oggi è solo l'ennesima conferma del pessimo lavoro svolto nei mesi da Quirico Manca e dal suo uomo di fiducia Eupremio Carruezzo, sparito da Torre Annunziata stesso il giorno dopo il rompete le righe.

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt

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