Una speranza che si accende, ma una situazione che resta drammatica. Questa mattina i 75 dipendenti del Grand’Etè, il grande punto vendita all’interno del centro commerciale "Le Porte di Pompei", si sono riuniti in assemblea per discutere del loro futuro, ancora appeso a un filo.

Qualche settimana fa la revoca del licenziamento collettivo aveva dato un segnale positivo, ma le preoccupazioni non sono svanite. Il problema principale resta la mancata retribuzione degli ultimi tre mesi, una situazione che sta mettendo in seria difficoltà molte famiglie. "Una totale mancanza di rispetto e di trasparenza – denunciano i lavoratori – visto che nessuno ci comunica nulla, nemmeno relativamente al piano industriale. Bisogna fare presto".

A tenere viva una fiammella di speranza è l’azienda Ci.Bo., che sta tentando di trovare un’intesa con la proprietà della struttura per garantire una ripresa dell’attività, ma i tempi stringono e l’incertezza pesa sempre di più. "Non possiamo continuare in questo limbo – aggiungono i dipendenti –. Abbiamo bisogno di risposte concrete e, soprattutto, di ricevere ciò che ci spetta. Non vogliamo solo rassicurazioni – concludono – ma certezze. Le nostre famiglie non possono aspettare ancora".

Nei prossimi giorni potrebbe esserci un incontro decisivo, ma il tempo corre e l’ansia cresce: il futuro del Grand’Etè e dei suoi dipendenti resta ancora avvolto nell’incertezza.

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