Mazzette anche all’ufficio tecnico di Pompei. Dopo lo scandalo che hanno travolto i comuni di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, un nuovo terremoto giudiziario rischia di devastare anche la città mariana.

L’inchiesta della Procura di Torre Annunziata ha fatto luce su una serie di abusi edilizi compiuti dai gestori di un noto agriturismo cittadino, che opera sul territorio da circa 30 anni. Ma c’è dell’altro. Le indagini degli inquirenti hanno fatto breccia su un presunto sistema di corruzione che ruota attorno all’ufficio tecnico comunale.

Grazie alle indagini condotte dalla Polizia di Pompei, coordinata dal vicequestore Antonella Palumbo, sono state accertate alcune dazioni di denaro nei confronti di funzionari del comune per chiudere un occhio sugli abusi edilizi e per omettere alcune informazioni sui verbali di sequestro relativi a un manufatto situato in via Civita Giuliana.

Questi i nomi iscritti nel registro degli indagati:

Carlo Luigi Antonio Vitiello, 70 anni, residente a Pompei
Francesco Sansone, 64 anni, residente a Gragnano
Vincenzo Di Maio, 43 anni, residente a Pompei
Francesco Gargiulo, 43 anni, residente a Pompei
Carmela Sorrentino, 91 anni, residente a Gragnano
Ferdinando Fontanella, 67 anni, residente a Castellammare di Stabia
Francesco Acrì, 47 anni, residente a Grumo Nevano
Andrea Nunziata, 54 anni, residente a Nola
Angelo Celentano, 47 anni, residente a Pompei
Nunziato Lamberti, 57 anni, residente a Scafati
Francesco Acierno, 81 anni, residente a Pompei
Carmen Sansone, 34 anni, residente a Pompei
Melania Sansone, 36 anni, residente a Pompei
Carmine Vitiello, 78 anni, residente a Torre Annunziata

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