Portici. La nuova stazione zoologica fiore all'occhiello della ricerca
Inaugurata questa mattina presso l'ex macello comunale
20-01-2017 | di Claudio Di Giorgio
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Nuovi spazi alla ricerca . Sono quelli concessi dal Comune di Portici alla Stazione Zoologica Anton Dhorn di Napoli che ha realizzato nel sito del cosiddetto “ex Macello Comunale ” di via Marittima il suo centro di ricerche scientifiche realizzato col sostegno e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Regione Campania e del Comune di Portici. Taglio del nastro alla presenza di numerose autorità tra cui , il Commissario prefettizio Roberto Esposito, l’ex sindaco Nicola Marrone, il professor Roberto Danovaro, presidente della SZN, Vincenzo Saggiomo, direttore generale SZN. 600 mq. coperti e 7000 mq. di parco fronte mare, lo fanno ritenere un luogo ideale per la ricerca e divulgazione scientifica per la Regione Campania e per l’intero Paese .
Particolare attenzione per le Tartarughe Marine del Mediterraneo, ma anche Osservatorio del Golfo di Napoli con un costante monitoraggio del suo stato di salute e degli ecosistemi marini. Dopo una serie di assegnazioni, sempre revocate, nell’agosto 2015 la struttura è stata concessa in comodato d’uso ventennale dal Comune di Portici alla Stazione Zoologica Anton Dohrn con un protocollo siglato tra l’allora sindaco Marrone e il presidente Danovaro del a SZN e ha trovato finalmente la sua dignitosa destinazione. Il Centro si avvarrà di attrezzature di elevato livello scientifico, di avanzati laboratori di analisi e di una tecnologia multimediale interattiva fruibile dagli ospiti e dalle scolaresche che visiteranno la sede fornita di acquari tematici e modelli in dimensioni reali dei vertebrati marini del Mediterraneo. “Siamo orgogliosi di inaugurare questo centro a Portici – fa sapere Roberto Danovaro presidente della SZN – Qui facciamo rivivere l’esperienza del centro devastato a Bagnoli , recuperiamo le tartarughe da tutto il Mediterraneo, le curiamo, le riabilitiamo, e le facciamo vedere ai visitatori. Questo è anche un laboratorio ambientale di osservazione del Golfo di Napoli che ci dice come sta la salute del nostro mare. Useremo le tartarughe con dei sensori, una nuova tecnologia, con la quale le seguiremo in tempo reale nei loro spostamenti a mare e verificheremo l’entità dell’inquinamento. Saranno come delle piccole sentinelle per misurare la qualità dell’ambiente”. Portici, aggiunge così un nuovo fiore all’occhiello nel vantare un primato quale polo scientifico di rilevante importanza nazionale con la presenza del Dipartimento di Agraria, dell’ENEA, dell’Istituto Zooprofilattico e di altre attività di ricerca scientifica, e potrà diventare futuro punto di riferimento per tutto il Mar Mediterraneo.
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