I genitori non pensavano avesse il Covid. Quando il ragazzino di 11 anni ha avuto i primi sintomi la famiglia ha ritenuto fosse un raffreddore. Le sue condizioni, però, si sono aggravate in pochi giorni e da Gragnano si è resa indispensabile una corsa al Santobono. 

Da ieri il bambino è in terapia intensiva all'ospedale di Napoli per il Covid ed è in gravissimo pericolo di vita. Il ragazzino è arrivato lunedì sera all'ospedale già in una condizione grave e oggi "ha avuto una crisi cardiaca, quindi ora è intubato e sedato", spiega Rodolfo Conenna, direttore generale del Santobono. Non vaccinato, come tutti i ragazzi della sua età, il peso di 80 chili ne aggrava le condizioni. A scoprire si trattasse del Covid i medici di Napoli che gli hanno fatto il tampone. 
    "Ha l'assistenza respiratoria - spiega Conenna - ha avuto la crisi cardiaca con pneumotorace. All'arrivo in ospedale, da quello che ci hanno raccontato i genitori stimiamo che avesse il Covid da circa una settimana e quindi ha avuto dei sintomi gravi proprio nella fase acuta del Covid, mentre di solito i bambini hanno un long covid, con danni vascolari ma non direttamente respiratori".

    Il bimbo è stato visitato oggi anche da Giuseppe Fiorentino, direttore del reparto di riabilitazione respiratoria dell'ospedale infettivologico Cotugno di Napoli. Il piccolo resta ricoverato al Santobono anche perché non è trasferibile, ma i medici dell'ospedale pediatrico sono in diretto contatto con i medici dell'ospedale specializzato in covid. Da ieri la famiglia aspetta buone notizie.

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