Riprenderà nel 2023 il processo sul crollo di Rampa Nunziante. Il 21 luglio scorso si è concluso il primo grado di giudizio con condanne pesante ai tecnici. Ora il percorso di verità per le famiglie delle otto vittime, sepolte dalle macere il 7 luglio nel 2017, proseguità alla Corte d'Appello di Napoli. La prima udienza è stata fissata il 18 gennaio.

Il giudice Francesco Todisco, nella sentenza di primo grado al tribunale di Torre Annunziata, inflisse pene severe ma giuste agli imputati. 

Mano pesante su Gerardo Velotto, proprietario di fatto dell’immobile al secondo piano dove secondo l’accusa è avvenuto il crollo. Per lui una pena di 12 anni e 6 mesi di reclusione. Severità nei confronti dei tecnici Massimiliano Bonzani e Aniello Manzo condannati rispettivamente a 12 anni e 11 anni e 2 mesi di reclusione. Pasquale Cosenza, il capo mastro di Velotto, invece 9 anni e 6 mesi di reclusione.

Assolti, invece, dall’accusa di omicidio colposo Massimo Lafranco e Roberto Cuomo che erano l’ex proprietario degli appartamenti al secondo piano e l’amministratore di condominio del palazzo crollato. Per entrambi solo una pena di 1 anno e due mesi per falso ideologico. La Procura, tramite il pm Andreana Ambrosino, ha comunque inoltrato ricorso sulle loro posizioni.

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"