La loro intimità ripresa da ex fidanzatini diventati spietati e feroci, "sbattuta" sui social alla mercé dei centinaia di follower di quattro gruppi Instagram.

Succede a Napoli, dove le vittime, giovanissime, alcune anche minorenni, da anni stanno vivendo un incubo. La Procura della Repubblica e Polizia Postale sono impegnati costantemente per cercare di arginare questo preoccupante fenomeno. Le indagini vanno avanti, ma oscurare quelle immagini, chiudere quei gruppi, si sta rivelando quasi impossibile. E il dolore delle ragazze e delle loro famiglie si perpetua. Alcune non ce la fanno più e una ha già tentato il suicidio.

Recentemente la situazione si è pure aggravata: gli amministratori dei gruppi, per alimentare questo circolo vizioso, si sono inventati una sorta di "do ut des". Se si vogliono visionare altri contenuti scabrosi bisogna ricambiare cercandone e pubblicandone altri dello stesso tipo. Un sudicio baratto.

"Va immediatamente fermato questo assurdo sistema", dice il penalista Sergio Pisani, legale dei genitori di una delle ragazze che da due anni vede quelle immagini girare su alcuni profili. L'avvocato civilista Roberta Fogliamanzillo, ha inviato centinaia di istanze ai social senza mai ricevere risposta, anche perché le sedi legali non sono in Italia.

"E' come lasciare in giro persone armate, - sostiene il genitore di una delle vittime - e se il social non è in grado di intervenire allora venga disposto il sequestro in via preventiva altrimenti si rischiano esasperazione e gesti estremi, come è accaduto a Tiziana Cantone".

Una delle ragazze ha scoperto da qualche giorno che uno di quei vecchi video che la ritraggono è tornato sul web: da allora è chiusa nella sua stanza. A colpevolizzarsi, a chiedere scusa ai genitori per la vergogna che devono sopportare. Le famiglie cercano di proteggerle ma è difficile vincere questa battaglia se i social non intervengono rimuovendo i contenuti hot.

Eppure sarebbe facile mettere un freno a questa devianza: "Per i social - spiegano gli avvocati Pisani e Fogliamanzillo - è facile risalire a tutti coloro che stanno seguendo queste pagine e alle immagini illegali che mano mano vengono pubblicate".

Ovviamente, in assenza di controlli, gli autori di questi gravi reati agiscono indisturbati aprendo di volta in volta pagine nuove e pubblicando video di nuove giovani vittime. "Bisogna intervenire prima che sia troppo tardi - continuano i due professionisti - è inimmaginabile che questi soggetti siano lasciati liberi di assumere sempre nuove identità e luoghi dove commettere indisturbati i propri crimini".

I due avvocati non si spiegano come mai un tema di tale portata non sia ancora finito all'attenzione del Governo: "Le segnalazioni finora fatte, sia in sede legale che dai genitori delle ragazze - fanno sapere - non hanno ottenuto alcun risultato. Anzi, il social ha addirittura risposto che quelle pagine non violano le regole della community". E, nel frattempo, altre foto di giovanissime ragazze nude, ritratte durante atti sessuali stanno finendo on-line.

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