San Giorgio, Alighiero Noschese ricordato al premio "Massimo Troisi"
L'evento si è tenuto ieri senra in Villa Vannucchi. Vari gli artisti presenti in platea
24-07-2019 | di Claudio Di Giorgio
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Lino D’Angiò autore teatrale e televisivo, attore, imitatore, è stato il vero mattatore della kermesse di ieri sera, protagonista assoluto della quarta serata del Premio Massimo Troisi , quella dedicata all’indimenticabile Alighiero Noschese svoltasi in Villa Vannucchi tutta nel ricordo del grande artista . “Senza dimenticare Alighiero e le sue mille voci ” dichiarava il cartello di presentazione della serata .
L’omaggio è stato offerto da un alternarsi di artisti nostrani, Vincenzo De Lucia, Mimmo Foresta alcuni già vincitori del premio Troisi accanto a quelli più famosi di sempre come Lino D’Angiò e Emanuela Aureli , tutti accolti dalla presentazione di professionisti del calibro di Enzo Calabrese attore doppiatore cantante e imitatore e Titta Manzi. Il pubblico si è divertito ed è stato piacevolmente stupito dalle loro gag , le loro imitazioni vocali il loro coinvolgimento le loro capacità camaleontiche di trasformazione in personaggi famosi, e nel creare caricature perfette attraverso la voce, negli atteggiamenti nei movimenti , tutto nelle indimenticate ironie e satire di Alghiero Noschese.
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A Lino D’Angiò è stato consegnato il premio Alighiero Noschese alla carriera quale “fuoriclasse delle voci nostrane” e per avere raccontato Napoli alla sua maniera “bella e geniale” e a Emanuela Aureli per il suo talento. La band di Ciro Capone ha riproposto alcuni famosi pezzi di Pino Daniele che era molto legato a Massimo Troisi imitandone perfettamente la voce.
Enzo Calabrese ha approfondito il ricordo di Alighiero Noschese della sua vita che se pur piena di grandi successi è tuttavia costellata di numerosi momenti bui di depressione che alimentavano la sua timidezza e fragilità e proprio durante questi periodi amava ritirarsi in meditazione presso un istituto religioso a San Giorgio città che amò e nella quale , pur non essendo originario, chiese di dormire per sempre il suo sonno eterno. E qui riposa dal 1979 .
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