"Cari tifosi, con riferimento all’ultimo comunicato circa il contenzioso che di fatto si è aperto con il sig. Franceschini, mi corre l’obbligo di fare alcune ultime precisazioni su questa inquietante parentesi che si è aperta sulle vicissitudini del Savoia calcio. Non vi è nessun dubbio che tutte le vicende giudiziarie che di qui a poco ci vedranno protagonisti come parti lese dovranno necessariamente vedere soccombenti coloro che stanno tentando maldestramente di speculare sul titolo da noi legittimamente prelevato".

A dichiararlo è Emanuele Filiberto in un lungo comunicato destinato ai tifosi. Nessuna schiarita all'orizzonte, lo scontro con Franceschini continua. Gli accordi si sono ufficialmente sgretolati e di quella stretta di mano pacifica è rimasto poco o niente. L'ex patron sembrerebbe determinato a rivendicare il titolo

"Abbiamo dato mandato ai nostri legali (Avv. Elio D’Aquino e Avv. Carmine Romano) di fare chiarezza al più presto in sede civile sulle nostre ragioni e di valutare l’opportunità di una querela in sede penale per difendere l’onore e il prestigio dell’associazione da me presieduta. Non è necessario in questa sede soffermarsi sui vari passaggi che hanno portato nel subentrare nella associazione del Savoia calcio perché i fatti sono all’evidenza di tutti, così come è evidente che abbiamo onorato tutti gli impegni assunti".

Lo scorso novembre la Real Holding Spa ha rilevato il titolo dalle mani di Riccardo Franceschini e dalla cordata torrese. Un passaggio che ha decreato ufficialmente l'arrivo del principe Emanuele Filiberto la cui presenza ha cambiato totalmente il clima attorno al Savoia. Il principe non era intenzionato ad acquistare il titolo proprio per il contenzioso tra Pellerone e Franceschini. Inoltre pur valendo zero, aveva dei costi di gestione altissimi a causa dei disastri degli ultimi anni. Proprio ora che i debiti sono stati saldati e la squadra rimessa in piedi, si apre il contenzioso sul titolo. 

"Ovviamente, fin tanto che non sarà fatta chiarezza, e noi auspichiamo ciò avvenga in tempi brevi, siamo costretti a sospendere qualsiasi attività finanziaria sia in entrata che in uscita. La deontologia lo impone. Per il resto i tifosi, come già ribadito, possono stare sereni perché non abbandoneremo l’opera intrapresa e continueremo il nostro progetto sportivo per dare lustro alla città di Torre Annunziata. I tifosi e i cittadini tutti lo meritano".

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