Il Pd napoletano chiede le dimissioni di Vincenzo Ascione. E’ quanto emerso dalla riunione terminata poco fa nella sede provinciale del partito a Napoli. Un summit convocato d’urgenza dal segretario metropolitano Marco Sarracino per parlare faccia a faccia con il sindaco di Torre Annnunziata. 

Evidentemente non sono piaciute ai vertici dem le parole del primo cittadino, rilasciate al nostro giornale che, poco dopo l’arresto di Luigi Ammendola, aveva ribadito la volontà di andare avanti. Al tavolo erano presenti anche il presidente provinciale Paolo Mancuso, il commissario cittadino Paolo Persico e il vicesindaco Lorenzo Diana.Ascione si è riservato 24 ore prima di prendere una decisione. Senza un atto formale del sindaco, il Partito Democratico provinciale chiederà agli assessori Stefania Caiazzo e Lorenzo Diana di fare un passo indietro.

Proprio quest’ultimo, evidentemente deluso dall’ennesimo tentennamento del sindaco, non ha atteso la fine della giornata per annunciare l’addio. All’ex parlamentare antimafia erano state affidate le deleghe alla gestione dei beni confiscati alla camorra, legalità e sicurezza e trasparenza procedimenti anti corruzione.

“Mi sono adoperato per l’approvazione di un piano unico in Italia, che contiene misure stringenti per evitare irregolarità sugli affidamenti diretti. Ho trovato varie difficoltà, a cominciare dall’ufficio tecnico fino alla polizia municipale – le parole di Diana – Anche nella gestione dei beni confiscati alla camorra non è andato tutto liscio. Si arranca ogni giorno, anche nel consiglio comunale, anziché fornire uno slancio politico. Così, dopo averne parlato con altri membri della Giunta, sono arrivato alla conclusione che non ci sono le condizioni per attuare il cambiamento per il quale siamo stati chiamati. Non attenderò la decisione del sindaco e domani protocollo le mie dimissioni”.


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