Stalking a Trecase, resta in carcere Giuseppe Leveque.

E’ questa la decisione del Gip Valeria Campanile per il 45enne originario di Torre Annunziata. Arrestato nel gennaio scorso grazie al “codice Rosso”.

L’uomo ha maltrattato per circa 6 mesi sua moglie, spesso anche dinanzi ai loro 3 figli piccoli. La donna, stanca delle continue umiliazioni, fisiche e psicologiche, ha deciso di denunciare suo marito e porre fine alle sue sofferenze. “Io ti uccido, non sai con chi hai a che fare. Ti do fuoco a te e alla macchina”, è stata solamente una delle tante vessazioni che l’uomo avrebbe rivolto alla sua compagna. Una spirale di violenza sfociata anche in continue aggressioni fisiche, oltre a messaggi minatori sul cellulare della donna.

La donna, stanca di tutta la situazione, il 12 gennaio scorso andò dai carabinieri, facendo arrestato Leveque grazie al “codice rosso”.

COS’E’ IL CODICE ROSSO. Accelera l'iter dei procedimenti che riguardano i casi di violenza, a partire dalla denuncia che avrà una corsia preferenziale. Velocizza le indagini: ad esempio la polizia giudiziaria sarà tenuta a comunicare al pubblico ministero le notizie di reato immediatamente anche in forma orale e dovrà infatti attivarsi subito. Da parte loro i pm sono obbligati a sentire le vittime entro tre giorni. Questo per evitare che reati come maltrattamenti, violenza sessuale, stalking, e lesioni aggravate commessi in contesti familiari o di convivenza si reiterino senza interventi tempestivi delle autorità.

Dopo l’interrogatorio di garanzia, durante il quale l’uomo ha raccontato la sua versione dei fatti, i legali avevano chiesto la sostituzione della misura cautelare. Ma il gip ha rigettato la richiesta: Leveque resta in carcere.

Si attendono ora le motivazioni del giudice.

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