La coalizione deve trovare il futuro candidato Sindaco entro il 15 marzo. Dopo due anni di commissariamento i cittadini hanno il diritto di avere il tempo di farsi un’opinione su chi si candida a guidare la città. Dovrà essere una figura di spessore che cancellerà il passato”. Ne è sicuro Davide Alfieri, referente cittadino di Campania Libera, movimento politico regionale presente nella maggioranza del Governatore De Luca.

"Non è più il tempo di candidature che escono dal cilindro 24 ore prima della presentazione delle liste - continua Alfieri - Chiunque si candida a governare la città deve farlo entro le prossime settimane. Noi come Campania Libera lavoreremo affinchè la nostra coalizione presenti il nome del candidato sindaco entro la metà di marzo. E' un dovere delle forze politiche nei confronti della cittadinanza".

Per Alfieri è chiaro anche l'identikit. "Deve essere un torrese, che non ha avuto ruoli amministrativi negli utlimi anni in città e, infine, che non abbia uno studio professionale sul territorio. Dobbiamo sgomberare il campo da eventuali intrecci tra interessi pubblici e privati. Chi si candida a fare il sindaco deve avere estrema conoscenza della macchina amministrativa e deve avere un'autorevolezza riconosciuta da chi lavora nella pubblica amministrazione". Non si sbottona sul nome Alfieri "ma vi posso dire che ci sono torresi la cui professionalità ed autorevolezza è riconosciuta fuori dalla nostra città. E' tempo che queste energie possano dare il loro contributo a Torre Annunziata".

Certo è che il nuovo sindaco avrà un’eredità pesante da raccogliere, frutto non solo dello scioglimento dell’amministrazione comunale per infiltrazioni camorristiche ma anche del periodo di governo dei commissari. “Lasceranno parecchi problemi sul territorio – ha giudicato Alfieri – ed è per questo che il mio giudizio su di loro è insufficiente. Dalla videosorveglianza agli stalli di sosta a pagamento, passando per l’acquisizione del Teatro Moderno, saranno tanti gli interrogativi a cui bisognerà rispondere una volta al comando. Quello che è certo, è che bisognerà recuperare e ricostruire un’identità smarrita e mortificata negli ultimi anni”.

Non tanti progetti da mettere insieme e portarli avanti in maniera confusa, ma poche linee guida da mantenere fino in fondo. Questa la ricetta di Campania Libera, alleato del Pd nella coalizione di centrosinistra che al momento vede al tavolo i Dem, i Socialisti, Azione e Per. “Il Pd ha la sua struttura e ha dimostrato la volontà di rinnovamento. E su di loro che contiamo per costruire una base solida di governo”. Una base che, però, secondo quanto affermato qualche settimana fa dal senatore del Movimento 5 Stelle Orfeo Mazzella, non esiste: “In politica mai dire mai – ha replicato Alfieri -. Noi faremo il possibile per trovare l’intesa anche con il Movimento 5 Stelle e costruire un campo largo che possa essere vincente e duraturo nel tempo. Le elezioni in Sardegna ne sono un esempio lampante”.

La sensazione è che qualcosa potrebbe cambiare dopo l’ufficializzazione del nome che già ora circola negli ambienti politici e che resta attualmente nel massimo riserbo: “Ci sono tutti i buoni propositi – ha concluso Alfieri – se il futuro candidato sindaco avrà le mani libere da interessi sul territorio avrà già vinto”.

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