“Ho deciso di inventare una legnocamera per disintossicarmi dalla fotografia digitale”. Innovare tornando all’antico. Alessandro Genovese, 29enne di Torre Annunziata, sta sbalordendo tutti con i suoi ultimi scatti a Napoli.

Anche la trasmissione “Mezzogiorno Italia” di Rai 3 si è accorta del talento del fotografo oplontino. Già in passato con il suo obiettivo aveva proposto in chiave vintage i luoghi più importanti di Torre Annunziata.

Ora Alessandro Genovese ha deciso di aprirsi a una città poetica e dai mille colori come Napoli. “La mia legnocamera è una macchina che si ispira a quelle dell’800. L’ho progettata e costruita io. E’ analogica ed è composta da una parte frontale e da una posteriore che è una camera oscura. Ancora non le ho dato un nome in particolare”.

Laureto in Industrial Design, il 29enne torrese ha anche un master in fotogiornalismo. “Al giorno d’oggi si fanno tanti scatti, che non mi rendono mai pienamente soddisfatto. Sono arrivato alla creazione di questo modello, partendo dalle Afgan Cameras, utilizzate dai fotografi di strada. Devo ammettere che Napoli mi sta regalando tante soddisfazioni, rispetto alla Danimarca dove non ho ricevuto così tanta attenzione. Con il mio modo di lavorare uno scatto richiede più tempo, ma è allo stesso tempo una produzione bella”.

La cura nei particolari rende il lavoro di Alessandro Genevese davvero unico nel suo genere. “Le foto con difetti sono particolari e allo stesso tempo genuine. Ho cominciato a definirmi fotografo soltanto negli ultimi anni, prima mi definivo un produttore di immagini. Per me la fotografia è come vedere il mondo come un gioco di luci e ombre”.

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