Appiccò incendio in un’abitazione di via Avallone a Torre Annunziata: concessi i domiciliari al piromane.

Si tratta di Carmine Iervolino, 51enne oplontino detenuto dallo scorso dicembre in carcere per aver dato fuoco all’appartamento di sua proprietà. Secondo la ricostruzione allora fornita dai carabinieri di Torre Annunziata, il rogo sarebbe stato appiccato con alcune bottiglie di plastica per via di alcuni dissidi con i suoi familiari, conseguenza di problemi di natura economica.

IL ROGO. Il rogo scoppiò la sera del 2 dicembre scorso: in pochi attimi una nube densa di fumo nero, visibile anche a distanza, poi il panico tra gli inquilini, alcuni dei quali hanno avuto non poche difficoltà ad uscire dal palazzo, proprio a causa delle fiamme e del fumo. Immediato l’arrivo dei Vigili del Fuoco che in poco tempo riuscirono a mettere in salvo 25 persone, evitando la strage.

LA NUOVA MISURA CAUTELARE. Nella giornata di mercoledì 24 giugno, il Giudice Monocratico Fernanda Iannone ha concesso a Iervolino, i cui interessi sono stati curati dall’avvocato Daniele Carotenuto (dello studio legale De Luca), gli arresti domiciliari con l’ausilio del braccialetto elettronico, in un’altra abitazione di via Avallone.

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