“Finalmente il comune di Torre Annunziata si è mosso, ma non dimentichiamo tutto il lavoro fatto dalla società civile che ha scelto di riappropriarsi della propria città”.

Lo sottolinea Antonello Sannino, che a nome di tutto il comitato contro la camorra e il malaffare ha accolto con soddisfazione la notizia dello sgombero di due terreni confiscati alla criminalità, occupati abusivamente da oltre due anni.

Il comune oplontino ha infatti avviato le procedure di sgombero a carico di tre persone, in un terreno in contrada Torretta di Siena. Un atto giunto dopo alcuni sopralluoghi da parte dei tecnici del comune e della Polizia Municipale. “Siamo stati noi a chiedere i sopralluoghi – ha precisato Sannino. Grazie a questi controlli sono emerse varie irregolarità, non solo nella zona di Torretta di Siena ma anche su altri immobili”.

E ora, con la scadenza dei bandi di riqualificazione del Pnrr prorogata a fine marzo, è stato chiesto al comune oplontino un tavolo di coprogrammazione. “L’obiettivo – ha continuato Sannino – è quello di poter immaginare di utilizzare questi beni come centri polifunzionali. Perché è incredibile che a Torre Annunziata non ci sia una sola mattonella utilizzata per fini sociali. In una città dove cova il sentimento di rassegnazione all’illegalità, è stato importante far capire che c’è un pezzo di società civile che ha spronato le istituzioni a mettere le cose in regola ed è desiderosa di riappropriarsi della propria città. Uno slancio fondamentale in una città che pensa che non ci sia chi reagisce all’illegalità”.

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