Cisterne Isecold al porto di Torre Annunziata: altro rinvio e niente sanzioni.

E’ nuovamente slittata la decisione della in Regione Campania relativa all’ampliamento del deposito di idrocarburi all’interno dell’area portuale oplontina. Uno stallo che dura ormai da tre mesi, ovvero dalla prima seduta istruttoria tenutasi il 10 luglio scorso. La Regione in quell’occasione, acquisì tutta la documentazione, compresa quella inerente alla sanzione pecuniaria nei confronti della Isecold, prevista dall’articolo 29 del D. Lgs. 152/2006 per aver finora agito senza il certificato di verifica di assoggettabilità a Via (verifica di impatto ambientale, ndr). Secondo il Testo Unico Ambiente la sanzione va da 35mila a 100mila euro, oppure da 20mila a 80mila euro per chi, pur essendo in possesso dei requisiti richiesti, non ne osserva le condizioni ambientali.

La conferenza doveva servire a valutare l’importo della sanzione da comminare in relazione alle opere fin qui realizzate, oltre alla produzione della documentazione che avrebbe dovuto esibire la Isecold. “La Regione anziché procedere alla sanzione – hanno spiegato i funzionari dell’ufficio tecnico comunale di Torre Annunziata – ha preso ancora tempo. Per una decisione toccherà ancora aspettare”.

La sensazione è che la speranza dell’annullamento e del rispristino dello stato dei luoghi paventato nell’ultima conferenza possa fare spazio alla produzione di una nuova verifica di assoggettabilità a Via, con buona pace dei residenti del luogo, da mesi in protesta contro la Isecold.

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