Non solo non devono aumentare, ma vanno delocalizzate. Nuovo capitolo della vicenda legata alle cisterne al porto di Torre Annunziata.

Dopo il consiglio comunale convocato per discutere dell’ampliamento del deposito di idrocarburi, il sindaco ha spiegato di aver “messo in campo tutti gli strumenti, non solo per impedire l’ampliamento del deposito costiero, ma addirittura per delocalizzarlo”.

Nel consiglio comunale del 20 gennaio scorso furono concordati sette punti per provare a fermare l’installazione dell’ampliamento del sito di stoccaggio nell’area portuale entro il 12 febbraio. Nel frattempo, la stessa Isecold ha ripresentato un’istanza per ottenere nuovamente il permesso edilizio per l’ampliamento. Sul caso Ascione ha precisato: “Ci opporremo. E’ in corso l’attivazione del procedimento di diniego dell’istanza. Infine, l’Ufficio di Piano, che sta lavorando alla fase preliminare del Puc – conclude Ascione - ha ricevuto l’indirizzo espresso dal Consiglio Comunale per la delocalizzazione del deposito costiero”.

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