Il Consiglio comunale ha approvato il regolamento sui dehors senza che l’Ufficio Tecnico avesse preventivamente raccolto il parere della Polizia Municipale. E’ quanto è emerso lunedì mattina durante la conferenza dei capigruppo. Nel corso della riunione, in cui era stato invitato anche il comandante della Polizia Locale Forgione per illustrare gli step successivi all’approvazione del regolamento, è sbucata fuori una pec del 18 marzo, indirizzata al Dirigente dell’ufficio tecnico Valentino Ferrara, nella quale Forgione muoveva una serie di critiche tecniche al regolamento, che poi è stato portato, dapprima in Commissione e poi in consiglio comunale.

Nella missiva Forgione, esamina punto per punto quelle che, secondo lui, sono le "storture" del regolamento. "Il regolamento è stato approvato a marzo ma nessun parere è stato chiesto alla Polizia Municipale - ha scritto il comandante - pur trattandosi di occupazioni di suolo pubblico e in particolare della pubblica via".

Nella lettera si evidenzia in particolare la scarsa presenza di marciapiadi di larghezza sufficiente, riducendo così la possibilità di rilasciare autorizzazioni all'occupazione del suolo conformi alle normative vigenti.

Ma c'è dell'altro. "Siamo stati incaricati, entro tre mesi, di presentare una planimetria contenente le aree pubbliche sulle quali sarà possibile rilasciare la concessione per l'installazione dei dehors - ha precisato Forgione -. Ma non solo questo corpo non è dotato di tecnici in grado di redigere tavole planimetriche idonee, lo è ancor meno di figure professionali che possano presentare parere in merito ad altre esigenze urbanistiche".

Le critiche, quindi, si traducono in una forte accusa nei confronti del capo dell’ufficio tecnico Valentino Ferrara, colpevole secondo Forgione di non aver coinvolto fin dall’inizio tutti i soggetti competenti nella redazione del regolamento. Una vicenda che, secondo le indiscrezioni, ha irritato molto non solo l’Amministrazione, ma anche il consiglio comunale, che ha fatto un lavoro, sulla base di quanto redatto dagli uffici, che quasi sicuramente dovrà essere cambiato.

A nemmeno 24 ore di tempo dalla relazione del sindaco Cuccurullo in Commissione Trasparenza, in cui il primo cittadino ha chiesto come precondizione per continuare il supporto di uffici e dirigenti leali e competenti, ecco che arriva la prima grana tutta legata alle probabili disfunzioni organizzative e comunicative tra i diversi uffici dell’Ente.

È possibile che la questione adesso approdi presto in Consiglio comunale per un riesame del regolamento, soprattutto alla luce delle evidenze tecniche e giuridiche sollevate da Forgione. Non si esclude che il Comune possa essere costretto a sospendere temporaneamente l’efficacia del regolamento. Nel frattempo, l’eventuale stallo nella concessione delle autorizzazioni potrebbe creare tensioni con gli esercenti locali, in attesa di chiarezza per poter programmare le attività stagionali all’aperto.

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