Torre Annunziata, la fake news sul presunto contagio dei titolari della “Baia del Fumetto”
Ancora una volta audio diffamatori e notizie fuorvianti sugli smartphone hanno creato panico insensato
09-04-2020 | di Gianluca Buonocore
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L’ennesima bufala i tempi del Coronavirus. E' quella circolata nelle ultime ore a Torre Annunziata ai danni dei titolari dell’edicola “La Baia del Fumetto” di piazza De Nicola.
Un tamtam fatto di audio whats app e messaggi in chat che è rimbalzato di telefono in telefono e che ha creato subito un panico ingiustificato e sproporzionato in città. A questo fango, meschino e inutile, ha risposto direttamente Luigi Quartuccio. Il titolare della cartolibreria ha infatti postato un video sui social nel quale chiarisce la vicenda. "Mia moglie è ricoverata in via preventiva da diversi giorni ed è in attesa dell'esito del tampone - afferma l'edicolante - Nel frattempo noi, mio figlio ed io, siamo in autoisolamento a casa". Video seguito a distanza di ore da un comunicato ufficiale diramato dall'Amministrazione Comunale. “Allo stato attuale non esiste alcun caso di contagio accertato per nessuno dei due coniugi - recita la nota - La moglie del titolare era assente dall’edicola da circa dieci giorni e dalla giornata di ieri, mercoledì 8 aprile, è ricoverata presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia con sintomi influenzali, in attesa del risultato del tampone previsto per questa sera. Il marito e il figlio, invece, dopo aver aggiornato della situazione il medico di famiglia, si sono sottoposti autonomamente alla quarantena domiciliare, ma stanno bene e non presentano alcun sintomo. Prima della chiusura dell’edicola (lunedì 6 aprile) era stata effettuata per ben due volte la sanificazione dei locali ed erano state adottate, da parte dei titolari, tutte le misure precauzionali previste dalle normative vigenti”.
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Si è verificata così l’ennesima fake news virale, tema per il quale ci siamo già pronunciati qualche settimana fa. Ancora una volta, quindi, ci si trova dinanzi all’irresponsabilità delle persone che, con audio diffamatori o fotografie fuorvianti, inducono l’immaginario collettivo ad avere una visione della realtà distorta e assolutamente non veritiera.
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