Torre Annunziata. Latitante da sei mesi, si costituisce il figlio del killer dei Gionta
In carcere a Poggioreale Salvatore Onda: era a capo della rete di narcotraffico che arrivava fino in Olanda
06-06-2023 | di Marco De Rosa
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Sfuggito alla cattura e latitante da sei mesi. Si è consegnato Salvatore Onda, 30enne figlio di Umberto, il killer del clan Gionta di Torre Annunziata condannato all’ergastolo per 3 dei 6 omicidi commessi tra il 1998 e il 2004 nella sanguinosa guerra di camorra contro il sodalizio criminale dei Limelli - Vangone.
Salvatore Onda ha deciso di consegnarsi al carcere di Poggioreale. Forse si è sentito alle strette, braccato dagli investigatori da tempo sulle sue tracce. Era latitante dal novembre 2022 quando fu sgominato un traffico di droga sull’asse Olanda – Torre Annunziata, In carcere finirono 15 persone, altre 6 ai domiciliari. Quattro sfuggirono al blitz, tra questi proprio Salvatore Onda che oltre ad essere il figlio di Umberto killer dei Gionta, era conosciuto anche tra gli appassionati del calcio campano come ex calciatore del Savoia. Nella stagione 2010/2011 fu uno dei protagonisti della vittoria del campionato di Eccellenza, con in panchina Pasquale Vitter e alla presidenza Raffaele Verdezza. Poi il troppo forte richiamo della malavita.
Torre Annunziata. Licenziato ingiustamente: i giudici reintegrano il nipote del killer
Salvatore Onda torna al comune: è ritenuto la figura chiave dello scioglimento per infiltrazione camorristica
Salvatore Onda è il cugino omonimo dell'uomo ritenuto il “deus ex machina” della politica di Torre Annunziata e una delle principali cause di infiltrazioni della camorra nell'amministrazione comunale, poi sciolta per questo motivo un anno fa.
Secondo l’Antimafia, Onda era tra i capi di una organizzazione che avrebbe gestito per anni l'import di cocaina all'ombra del Vesuvio, grazie ai legami diretti con Bruno Carbone, braccio destro di Raffaele Imperiale, quest'ultimo oggi collaboratore di giustizia. Secondo l'Antimafia, a capo dell'organizzazione c'era Francesco De Simone, 67 anni, esponente di spicco della famiglia dei “quagli quagli”, potenti narcotrafficanti di Torre Annunziata, anche lui catturato dopo una lunga latitanza in un appartamento di Amsterdam l'8 febbraio 2018. Lui avrebbe fatto da intermediario tra Carbone e i narcotrafficanti di Torre Annunziata. Ai vertici del gruppo ci sarebbero suo cognato Mario Iovene, detto “zatterone”, e i suoi generi Francesco Maresca (figlio di Giuseppe “'o saccaro”, esponente del clan Gallo - Cavalieri ucciso in un agguato a Torre Annunziata nel 2014), Sabatino Pinto e proprio Onda junior.
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"