"Non lo accoglieremo nella nostra struttura. Un anziano ha chiesto ospitalità e abbiamo dato a lui il suo posto".

Andrea Gallo, sfrattato e gravemente malato, non ha ottenuto l'alloggio che gli era stato promesso a Torre Annunziata. Il 55enne, trattato come un pacco postale, sarà costretto a lasciare la sua città per andare a Scafati in un'altra struttura. Questo il triste epilogo di una storia drammatica che accende i fari su un sistema debole e indifferente alla sofferenza degli ultimi. 

Andrea è stato sfrattato questa mattina. Alle 10.00 in punto gli ufficiali giudiziari sono arrivati nella casa tugurio in via Francesco Di Paola per assicurarsi che lasciasse l'appartamento.

Nonostante la situazione al limite, c'era ancora un barlume di speranza. Dopo le sollecitazioni del Senatore Orfeo Mazzella il dirigente dell'Ambito N30, Nicola Anaclerio, si è mobilitato per trovargli un posto nella casa famiglia Madonna Delle Nevi a Torre Annunziata.

Il responsabile Andrea Vaiano si è prima reso disponibile ad accoglierlo per poi ritrattare poche ore fa e infrangere l'accordo. Sul posto l'avvocato Maria Florinda Di Leva e le assistenti sociali Antonella Monaco e Alessia Chervino dell'Ambito N30. Insieme abbiamo seguito Andrea passo passo, nel tentativo di trovare una soluzione. Il titolare della Casa Famiglia non ne ha voluto sapere: 'Ho ricevuto la Pec troppo tardi e ho dato il posto ad un altro'. 

Parole che per Andrea sono state più dolorose di dieci coltellate. Dopo sette anni di indifferenza, un'altra promessa tradita. Le assistenti sociali si sono attivate immediatamente per trovare un'altra sistemazione ma l'unica disponibile è a Scafati. Una scelta drammatica che suona quasi come un esilio, ma che è necessaria per evitare che finisca in strada. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che hanno gestito la delicata situazione insieme all'avvocato e alle dottoresse.

Un lieto fine a metà per il 55enne che sarà collocato nella struttura di Scafati lontano dai pochi affetti su cui poteva contare.

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