Morte di Anna Verso, nuovo colpo di scena. Il giudice respinge la richiesta di archiviazione e ordina una nuova perizia da parte della Procura.

E’ la decisione del giudice Anzalone in merito alla morte della donna di Torre annunziata deceduta lo scorso 18 febbraio 2019 all’ospedale di Boscotrecase. Il giudice infatti si è opposto alla richiesta di archiviazione del caso avanzata dal pm Prisco. Si è aperto quindi un nuovo scenario, grazie alla decisione di procedere a un supplemento di indagini, dopo la presentazione, da parte del legale della vittima, Mauro Porcelli, di una nuova perizia. Il nuovo documento mostrerebbe alcuni deficit da parte dei medici che hanno visitato la donna nel corso dei due ricoveri.

IL FATTO. La donna fu ricoverata a febbraio per dei problemi di natura cardiovascolare. Poi ebbe un peggioramento improvviso che portò alla morte in poco tempo. Alla notizia del decesso, si scatenò la follia dei parenti della vittima, dapprima sulle attrezzature del reparto sito al secondo piano della struttura; poi con aggressioni verbali e fisiche al personale. Per sedare la rabbia dei parenti intervennero circa una dozzina tra polizia e carabinieri. Solo dopo un paio d’ore la situazione ritornò alla normalità. Gli stessi familiari denunciarono presunte inefficienze delle cure offerte alla vittima. Anche alcuni membri della famiglia vennero denunciati: 4 persone, tra le quali anche i due figli della vittima e il marito che danneggiarono l’ospedale di Boscotrecase.

DALLA PROCURA. Ci saranno, ora, altri 90 giorni di tempo, per far sì che la procura della Repubblica di Torre Annunziata produca un nuova consulenza. L’obiettivo è sgomberare il campo da ogni equivoco. Secondo il pm, infatti, i medici avrebbero fatto tutto il possibile.

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