Rinviata la decisione del Tar sull’abbattimento della palazzina di Rampa Nunziante a Torre Annunziata. Fissata a maggio 2021 l’udienza relativa al palazzo crollato il 7 luglio 2017.

Dopo la messa in sicurezza dell’immobile, fu emessa un’ordinanza di demolizione che scatenò la reazione dei proprietari del palazzo. Secondo loro, il comune ha delle responsabilità per non aver verificato tutta la documentazione del palazzo e hanno chiesto l’annullamento del provvedimento.

Una battaglia iniziata a circa un anno di distanza dal crollo. E’ infatti datata luglio 2018 l’ordinanza notificata ai proprietari dell’immobile. “L’edificio è abusivo e non ha motivo di esistere in quanto non ci sono certificazioni e permessi al di fuori di una normale palazzina bifamiliare relativa agli anni ’50”, questo il succo del documento.

Una ordinanza respinta in prima battuta dal Tar che ha accolto il ricorso dei proprietari. Poche righe ma chiare che non lasciano spazio all’interpretazione. “Considerato che l’immobile in questione risulta attualmente sottoposto a sequestro probatorio non sarebbe comunque imputabile al ricorrente l’obbligo di eseguire immediatamente alcuna demolizione”. In sintesi: non può essere abbattuto un edificio sul quale vige un sequestro da parte dell’autorità giudiziaria.

Ora il Tar (ed eventualmente il Consiglio di Stato) è chiamato a decidere sul destino di quel palazzo. Nel frattempo, il palazzo è lasciato all’incuria del tempo.

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