TORRE ANNUNZIATA. Erano accusati di aver compiuto rapine in serie nel Vesuviano, puntando sempre una pistola alle tempie delle vittime: tutti assolti, anche gli uomini del clan Cavalieri, tra i quali Gennaro e Francesco Battipaglia Gallo, i figli del 55enne ras Vincenzo “quarantuno”. Per i giudici del tribunale di Torre Annunziata, i due fratelli (difesi dagli avvocati Roberto Cuomo e Giuseppe De Luca) non crearono nessuna gang con Aldo De Rosa (45), Gaetano Palumbo (41), Salvatore Di Salvatore (35) e il 38enne Guido Visciano: tutti, residenti al rione Penniniello (e assistiti dai legali Luciano Bonzani, Maria Formisano, Maria Macera, Luigi Servillo), hanno incassato un’inattesa assoluzione “per non aver commesso il fatto”.

LE RAPINE. La gang, pistola in pugno, per l’inchiesta mise a segno quattro colpi nel 2000. Scattarono le manette, c’era ancora la lira. La prima rapina a Boscoreale, l’11 febbraio. Poi due raid a Poggiomarino ed uno a Terzigno. Cospicuo il bottino complessivo: circa due milioni e mezzo in contanti – secondo gli inquirenti – più due catenine in oro e una fede nuziale, strappate a 6 diverse presunte vittime in preda al panico. Il processo alla presunta gang è giunto solo nel 2013.

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