Arcate Borboniche, aggiudicato appalto da 1,3 milioni per la riqualificazione del parco urbano a ridosso del trincerone ferroviario di Torre Annunziata. Dopo quasi 3 anni di attesa sono stati aggiudicati i lavori di recupero e riqualificazione della zona urbana a ridosso dell’area Rete Ferroviaria Italiana: sarà la ditta Unyon Consorzio Stabile scarl, con sede a Roma, ad occuparsi dei lavori: i fondi verranno stanziati nel bilancio 2020.

IL DEGRADO. Un lavoro partito da lontano e che ha subito parecchi rallentamenti, tra cumuli di rifiuti e il transennamento delle arcate per impedire che incivili adibissero le stesse arcate a minidiscariche a cielo aperto. Una situazione drammatica che ha visto il degrado di discesa “Equipaggi”dove ormai è impossibile vivere per l’80enne Giuseppe Dell Monica, e nei pressi di via Stamperia dove sono stati abbandonati decine di sacchi neri. Con i fondi stanziati, sarebbe dovuto avvenire il restyling non solo delle Arcate, ma anche dell’ex mercato ittico e della darsena dei pescatori. Il 25 luglio del 2017 cominciarono i lavori, diretti dalla Rfi (società delle Ferrovie dello Stato).

I FONDI JESSICA. Il progetto definitivo infatti fu approvato il 26 marzo 2015 ma validato solamente due anni dopo, attraverso i fondi “Jessica” (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas, ndr), un’iniziativa della Commissione Europea, realizzata in partnership con la Banca Europea degli Investimenti (BEI, ndr) che promuove lo sviluppo urbano sostenibile mediante innovativi strumenti di ingegneria finanziaria. La Regione Campania ha avviato l’iniziativa Jessica nel marzo 2010, siglando con BEI l’accordo per la costituzione di due fondi dedicati alla rigenerazione urbana.

IL COMODATO D’USO. Il 16 marzo 2017 fu sottoscritto il comodato d'uso relativo alle "Arcate Borboniche", Nell’accordo tra RFI e il comune di Torre Annunziata fu fatto specifico riferimento al fatto che “i lavori di riqualificazione delle ‘Arcate borboniche’ presentano particolari criticità, atteso che trattasi di immobili ‘immediatamente sottoposti’ a un viadotto ferroviario. Tali lavori, svolgendosi in ambiente ferroviario, comportano l’adozione di specifiche cautele e quindi richiedono il ricorso a imprese qualificate da RFI”.

L’APPALTO. In virtù di quest’accordo, l’ufficio tecnico comunale ha quindi suddiviso i lavori in tre lotti, per un valore di 1,3 milioni di euro (1.338.043,23€). I Fondi sono stati stanziati il 4 marzo 2019 con la delibera di giunta 46. Il bando di gara, scaduto a maggio, ha visto la ditta Unyon aggiudicarsi l’appalto che ricadrà nell’esercizio dei bilancio 2020.

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