Torre Annunziata. Servizio mensa, prèsidi sotto accusa per il nuovo stop: “Indecorosi”
I dirigenti scolastici delle scuole oplontine hanno ottenuto la proroga della sospensione del servizio: genitori in rivolta
11-02-2022 | di Redazione
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Pochi bambini a mensa, il servizio viene sospeso. E’ l’incredibile scelta dei dirigenti scolastici delle scuole di Torre Annunziata.
Dopo l’annuncio dell’ennesimo flop sul servizio di refezione scolastica, arriva la bizzarra decisione dei presidi delle scuole oplontine. I dirigenti hanno infatti chiesto e ottenuto di prorogare la sospensione del servizio in quanto c’è un basso indice di presenza a scuola dei bambini. Una scelta paradossale in quanto, con un numero inferiore di bambini e con il “placet” dell’amministrazione comunale che era ben disposta a far ripartire il servizio, i presidi hanno finito per “accollarsi” un problema di competenza dell’azienda che gestisce il servizio.
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Il risultato è che ora il servizio mensa è stato sospeso fino al 4 marzo. Una scelta che ha mandato su tutte le furie i genitori.
“Apprendiamo con grande amarezza questa notizia – ha spiegato il presidente dell’Associazione Genitori Insieme per la Scuola Raffaele Scigliano - che aggrava ancor di più il disagio sociale a danno di studenti e famiglie, incredibilmente provocato stavolta dalle Dirigenze scolastiche, non in grado di assicurare un servizio essenziale, nonostante la disponibilità del Comune, per motivi a dir poco indecorosi. Non garantire la mensa scolastica con una curva epidemiologica del contagio da Covid-19 in costante miglioramento è un atto assolutamente discutibile. L’indice di scarsa affluenza non rappresenta una motivazione adeguata e ragionevole per attuarne indiscriminatamente la sospensione”.
Secondo l’associazione “garantire un pasto a scuola ha non solo una valenza nutrizionale ed educativa, ma è anche un aiuto e sostegno alle famiglie più bisognose. Pertanto – ha continuato Scigliano – invitiamo i presidi a rivedere immediatamente l’infausta decisione presa, tra l’altro assunta senza consultare genitori e associazioni come la nostra, che si sono mostrate sempre disponibili a cercare soluzioni condivise nell’interesse di tutti gli studenti e a tutela del loro diritto all’Istruzione”.
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