Stop alla produzione di mascherine allo Spolettificio di Torre Annunziata. E’ la decisione presa dai vertici dell’Agenzia Industrie Difesa, che non ha rinnovato la convenzione per la produzione delle mascherine per proteggersi dal covid.

Una produzione che a pieno regime poteva contare su circa 200mila mascherine al giorno, 6 milioni al mese, con la conseguente possibilità di creare tanti nuovi posti di lavoro, verrà sospesa a tempo indefinito. Lo spolettificio era considerato un punto centrale nell’economia della città, dopo la scelta da parte dell’Agenzia Industria della Difesa che aveva trovato l’accordo con l’azienda Bls di Brescia, specializzata nella produzione di dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

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E i sindacati sono sul piede di guerra: “E’ una decisione assunta vigliaccamente a pochissimi giorni dal ritorno al lavoro dei lavoratori impegnati nella produzione – hanno spiegato -. E’ intollerabile sotto tutti i punti di vista della correttezza delle relazioni, sia nei confronti della Direzione dell’Ente che delle Organizzazioni Sindacali locali che mai si aspettavano una simile presa di posizione dall’Agenzia che nelle riunioni in videoconferenza e negli incontri dal vivo a Torre Annunziata aveva palesato intenzioni ben più nobili che chiudere il reparto a tempi indefiniti. Consideriamo assurdo tale comportamento della Direzione dell’AID nei confronti di questi ragazzi che saranno penalizzati pesantemente da questa ignobile decisione”.

Ma c’è dell’altro. “Siamo in un momento in cui in Italia c’è fame di mascherine ffp2 rese obbligatorie dal governo e dagli organi sanitari per effetto della pandemia ancora in corso. Non passa giorno che i telegiornali ci informano che le mascherine FFP2 sono esaurite dappertutto e noi che facciamo: chiudiamo il reparto. Qualcuno dovrà spiegare e rendere conto della scelleratezza di tale comportamento”.

Infine, l’appello dei sindacati al direttore La Torre: “Chiediamo che questa decisione assunta fuori da qualsiasi logica venga immediatamente annullata, dando modo il 3 Gennaio 2022 di riaprire il reparto e la produzione delle mascherine e nel contempo di avviare il montaggio della nuova macchina, cosa che può avvenire in parallelo con il prosieguo della produzione”.

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