Ha passato quasi due mesi ad aspettare il vaccino. Finalmente è arrivato. Lieto fine per nonno Giacomo, l’anziano 84enne di Torre Annunziata che viveva con l’incubo di essere contagiato dal covid. L’uomo, questa mattina, ha ricevuto la prima dose di Pfizer, direttamente a casa.

Una vita intera da autotrasportatore, Giacomo ha lavorato per 13 anni anche all’Italtubi, prima di raggiungere l’agognata pensione. Un traguardo di cui non può godere, costretto a letto per via del diabete e dell’asma che non gli danno tregua. Vive “costretto” nella sua casa di via Solferino, a Rovigliano. A prendersi cura di lui sono i suoi 3 figli, che fanno i salti mortali pur di non fargli mancare nulla. Proprio grazie all’aiuto e le cure dei suoi figli, l’uomo ha evitato l’amputazione del piede destro, a causa della sua malattia.

Tante le richieste scritte che la famiglia ha mandato all’Asl. L’ultima di queste finalmente ha avuto risposta. “Abbiamo mandato l’ennesimo sollecito all’ufficio relazioni pubbliche dell’Asl – hanno spiegato i familiari –. Ci hanno risposto e in 24 ore hanno anche fatto la prima dose. Siamo felicissimi”.

Nonno Giacomo è solo uno dei casi a rischio nella campagna di vaccinazione. Proprio nella giornata di ieri è stata completata la somministrazione del vaccino al 100 per cento degli ultraottantenni deambulanti registrati in piattaforma. Mentre prosegue a pieno ritmo la vaccinazione riservata agli ultraottantenni non deambulanti.  Complessivamente sono stati vaccinati con la prima dose 966.319 cittadini. Di questi 378.189 hanno ricevuto la seconda dose, per un totale di 1.344.508 somministrazioni.

Tra queste anche quella per l’anziano di Rovigliano. Il suo appello non è rimasto inascoltato.

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