Due persone indagate per omicidio colposo plurimo e abbandono di incapaci. E’ questa l’ordinanza emessa dal gip della Procura di Torre Annunziata nei confronti delle donne che gestivano la “Casa Famiglia” in corso Umberto I. A eseguirla sono stati i carabinieri di Torre Annunziata.

Oltre a queste accuse, alle quali si aggiungono le violazioni sanitarie,per loro anche il divieto temporaneo di esercitare le attività professionali con mansioni e profili di assistenza alla persone fragili.

Poco più di un anno, esattamente fra il 25 e l’11 novembre, fa nella la “Casa Famiglia Maria Immacolata S. Vincenzo dei Paoli”, si accese un focolaio drammatico nel quale persero la vita cinque persone anziane tra le 12 presenti all’interno.

In una prima fase l’emergenza venne fronteggiata anche grazie all'opera svolta dai volontari della Cooperativa Sociale HP Group di Boscoreale, dal personale dell'ASL Napoli 3 Sud, dalla polizia municipale e dai Carabinieri della Stazione di Torre Annunziata, che si prodigarono per fornire l'assistenza necessaria, fino al trasferimento di tutte le anziane ospiti in strutture idonee.

Dalle attività di indagine, avviate fin dalle prime battute, sono stati assunti elementi indiziari circa il fatto che la struttura, gestita da una 90enne in qualità di Presidentessa di un'associazione no-profit, e  di fatto diretta da una 62enne, era priva di titoli autorizzativi e non aveva adottato alcuna misura preventiva volta a proteggere gli ospiti dal rischio di contagio.

Secondo quanto emerso dalle indagini, infatti, nel periodo di massima diffusione del virus,, all'interno della casa anziani non sarebbero stati utilizzati i dispositivi di protezione individuale, né adottati i protocolli tesi a garantire la sanificazione degli ambienti e l'inibizione degli accessi a persone estranee, tanto che continuavano perfino a celebrarsi messe all'interno di una piccola cappella, aperta a chiunque.

Inoltre sarebbe emersa anche una scarsa assistenza sanitaria per le ospiti affette da malattie particolarmente debilitanti per l'assenza di personale medico specializzato, previsto in questi casi.

Di fronte al dilagare del virus, vi sarebbe stata, infine, una gestione del tutto inadeguata dell'emergenza sanitaria, tanto che le anziane ospiti sarebbero state lasciate in condizioni di sostanziale abbandono, fino al verificarsi dei primi decessi e quindi alla richiesta di intervento delle Autorità.

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