Una tragica fatalità o una disattenzione. E’ questo il bivio davanti al quale sta lavorando la Procura di Torre Annunziata per fare chiarezza sulla morte della piccola Vittoria, deceduta sabato pomeriggio dopo essere stata ritrovata in mare.

Al momento, al centro delle indagini, c’è la mamma della bambina. La donna è l’unica iscritta nel registro degli indagati per abbandono di minore. A coordinare le indagini dei carabinieri c’è il procuratore Giuliano Schioppi, mentre a difendere la donna è stato nominato l’avvocato Salvatore Irlando. L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto nell’inchiesta, anche per consentire eventualmente la nomina di un perito di parte per l’autopsia, prevista per domani mattina.

Il mare che Vittoria tanto amava l’ha inghiottita. E per questo mamma Mina non si dà pace, da quando la sua bambina non c’è più. Chiusa assieme alla famiglia nel loro dolore, per aver perso una figlia di appena 5 anni. Un dolore inimmaginabile e un rimorso che la donna porterà dietro per sempre. Intanto continuano le indagini per capire quanto tempo la piccola ha trascorso lontana dal controllo della madre, in spiaggia quel pomeriggio insieme all’altra figlia più piccola, nata qualche mese fa.

L’esame autoptico dovrà accertare causa e ora esatta del decesso, per fornire più elementi utili nella ricostruzione delle sue ultime ore di vita. Soprattutto, si dovrà stabilire se la bimba poteva essere salvata. Un desiderio che per ore sabato pomeriggio ha tenuto aggrappati alla speranza migliaia di cittadini e bagnanti. Una speranza cancellata dallo sgomento dovuto alla scomparsa di una bimba strappata alla vita troppo presto.

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