Torre Annunziata, un centro per minori nella villa in cui fu condannata a morte Matilde Sorrentino
Da luoghi del male a presidi di legalità: patto tra Comune e Agrorinasce per i beni confiscati
14-11-2024 | di Rosanna Salvi
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Un centro per minori nella villa in cui fu condannata a morte Matilde Sorrentino. Nell’ex roccaforte della famiglia del boss Francesco Tamarisco sorgerà un’area dedicata ai bambini di Torre Annunziata. Obiettivo dell’ambizioso progetto la riqualificazione del Rione Poverelli, agli onori della cronaca negli anni ’90 per la scia di orrori seminata dai pedofili nel quartiere. Violenze, torture e abusi ai danni dei piccoli alunni del III Circolo Didattico scolpiti inevitabilmente nella storia di Torre Annunziata.
A segnare un punto di svolta sui beni confiscati è il patto tra il Comune e la società Agrorinasce, che si occuperà della gestione di sette immobili strappati dalle mani della camorra. “Il progetto di riqualificazione di Villa Adele è al centro di un percorso che punta a dare un segnale concreto alla città – spiega Giovanni Allucci, amministratore delegato del consorzio – Nell'ex roccaforte del clan sorgerà anche la nostra base operativa. La struttura è per la maggior parte abusiva e si tratta di un intervento molto complesso. L'idea è di realizzare un'area in cui i bambini possano giocare e studiare”.
I sette beni confiscati, oggetto del convegno organizzato oggi pomeriggio a Palazzo Criscuolo, avranno finalità istituzionali e sociali. L’idea è di riqualificare gli spazi puntando anche a creare nuovi posti di lavoro a Torre Annunziata. Agrorinasce in collaborazione con il dipartimento di Architettura della Federico II ha già effettuato un’analisi strutturale degli immobili. Dall’agricoltura sociale ai centri antiviolenza. Nei luoghi in cui regnava il male saranno realizzati presidi di legalità.
Agrorinasce, dopo la firma del Patto di Legalità, si occuperà anche della gestione di ulteriori 22 beni per i prossimi 20 anni. “Abbiamo bisogno di vedere chiaramente la presenza dello Stato nella nostra città – dichiara il sindaco Corrado Cuccurullo nel corso del convegno – Una delle mie priorità è la riqualificazione del centro storico affinché sparisca definitivamente la differenza tra nord e sud. Questa è una partenza più che positiva e ritengo che la collaborazione con Agrorinasce sia la strada giusta”.
L'Amministrazione Cuccurullo, in sinergia con i dirigenti comunali, traccia una tabella di marcia di un percorso che coinvolgerà Chiesa, associazioni e istituzioni. I bandi per l'assegnazione dei primi tre beni confiscati partiranno già a fine novembre. Al centro del dibattito anche la demolizione di Palazzo Fienga, ex roccaforte del clan Gionta. "Su quell'immobile c'è un progetto preciso che punta alla demolizione. Noi ci occuperemo di gestire tutti i beni confiscati che orbitano intorno all'ex fortino del clan - spiega Allucci - Abbiamo maturato una vasta esperienza in questo campo, soprattutto in aree del casertano molto complesse. Siamo in prima linea per la riqualificazione di Torre Annunziata e insieme possiamo fare la differenza".
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