Scende il numero degli esuberi ma è ancora incertezza sul futuro dell’ex Auchan di Pompei.

Resta ancora avvolto nella nebbia il futuro di decine di dipendenti dell’ipermercato rimasti a casa. Dopo la chiusura della vertenza, avvenuta con la cessione di una parte del centro al gruppo Vegé, è stato previsto un piano di licenziamenti. Inizialmente erano stati messi alla porta 61 lavoratori. Ora gli esuberi potrebbero scendere a 40.

LA CESSIONE. Nell’ambito dell’operazione “Auchan – Conad”, è stato infatti trasferito il ramo d’azienda riguardante il punto vendita di Pompei. Il sito appartenente a Margherita Distribuzione e attualmente posseduta da BDC Italia, verrà trasferito alla rete commerciale di Ci.Bo. Pompei, del gruppo Vegé.  Una decisione presa a seguito del trend negativo riscontrato già nel febbraio 2020, quando era stata avviata la procedura di Cassa Integrazione per i lavoratori del gruppo. Il tutto assieme ad altre misure di supporto: un piano di uscite su base volontaria e un piano di ricollocazione professionale.

LE TRATTATIVE. La nuova area commerciale sarà più piccola. Inoltre ci saranno spazi per nuovi marchi per ampliare il centro commerciale. Proprio in merito agli altri "players" si sta discutendo su licenziamenti e acquisizione di altri spazi. Previsto un nuovo incontro entro il weekend che possa far entrare in trattativa i lavoratori rimasti senza contratto. Ma ci vorranno almeno 60 giorni, ad accordo sindacale avvenuto, prima di aprire ufficialmente “Le porte di Pompei”.

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