Allarme sicurezza a Pompei: “Siamo in ritardo di due anni, servono fatti”
Il commento del leader dell’opposizione in consiglio comunale: “Cittadini fanno bene a essere preoccupati”
02-09-2023 | di Marco De Rosa
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“Siamo in ritardo di due anni sulla sicurezza. E fino ad oggi siamo ancora nell’ambito della teoria e della creazione di organismi di controllo per fronteggiare la criminalità in città. Dobbiamo passare dalle parole ai fatti, senza altro tempo da perdere”.
Lo ha detto Domenico Di Casola, leader dell’opposizione in consiglio comunale a Pompei. La città negli ultimi mesi ha registrato una serie di eventi criminali che hanno creato paura tra cittadini e turisti. Come ha riferito lo stesso sindaco Carmine Lo Sapio nel corso della conferenza stampa di qualche giorno fa proprio sul tema sicurezza, nonostante il trend veda un sostanziale calo del numero di crimini, nella città del santuario il problema resta e occorre trovare soluzioni: “Da almeno due anni poniamo all’attenzione del consiglio comunale e della giunta il problema legato alla sicurezza – ha spiegato Di Casola –. Abbiamo fatto approvare all’unanimità provvedimenti che vanno in questa direzione e continueremo a non far mancare il nostro appoggio. Quello che non si può però tollerare è che siamo ancora nell’ambito della teoria. Non basta creare organismi di controllo e coordinamento. Occorre maggiore personale di sicurezza, così come la videosorveglianza”.
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LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO (VIDEO)
Il sindaco Lo Sapio ha annunciato in quest’ottica il potenziamento del sistema di videosorveglianza oltre all’aumento del numero di vigili urbani che oggi conta meno di 20 unità e che entro il 2023 potrebbe raggiungere le 50 unità. Ma questo non basta. Per Di Casola bisogna “evitare di produrre variazioni di bilancio che pesano sulle casse dell’ente, che non hanno nulla a che vedere proprio sul tema sicurezza – ha rimarcato Di Casola -. Nell’ultimo consiglio comunale sono state approvate 9 variazioni, tutte riguardanti eventi, nessuno per la sicurezza. Speriamo solo che l’Amministrazione spenda bene questi soldi per la videosorveglianza e non faccia come il recente finanziamento da 130mila euro del Ministero, elargiti per la manutenzione delle strade e per l’arredo urbano, utilizzati per installare faretti accecanti su via Sacra, fatti passare per luci artistiche. Se il comune spende così denaro pubblico, allora i cittadini fanno bene a essere preoccupati”.
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