Bimbo annegato a Torre del Greco, parla l’avvocato: “Donna entrata in tunnel del buio”
Secondo Ciro Tommaso Civitella era “preoccupata della salute del figlio. Ha agito senza premeditazione”
03-01-2022 | di Redazione
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Entrata in un tunnel del buio che l’ha portata a compiere un gesto folle, ma senza premeditazione. La città è ancora sotto choc per la morte di un bambino di appena due anni, annegato nel mare di Torre del Greco.
E’ questa la fotografia che l’avvocato Ciro Tommaso Civitella, fa di A.G., la donna che ha ammesso di aver ucciso suo figlio. Parla di una “signora che non era presente a se stessa, che viveva una situazione di choc ed era in una fase di blackout che andava avanti da alcuni mesi. Da quando cioè aveva riscontrato particolari sintomatologie del bambino che faceva accrescere in lei la paura che il piccolo potesse avere patologie riconducibili allo spettro autistico”.
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La donna ora è accusata di omicidio aggravato. Il suo avvocato ha smentito che “ci siano stati propositi di suicidio da parte della mia assistita, come smentisco il fatto che nella scena del delitto possa essere entrata un'altra persona, voce circolata nelle scorse ore. La signora – ha proseguito - ieri sera è uscita per fare una passeggiata col figlio e, senza alcuna premeditazione, entra ancora una volta in questo tunnel e non ha capito più nulla, ritrovandosi poi con un bimbo tra le braccia senza vita”.
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