“Abbiamo fatto tre esposti alla Procura  e ad oggi non abbiamo ancora ricevuto la notifica di chiusura delle indagini o di archiviazione”. A dirlo è Orfeo Mazzella, attivista del Movimento 5 Stelle, in merito all’andamento della questione cisterne al porto di Torre Annunziata.

Sono ormai passati 16 mesi, mesi in cui non ci sono novità, mesi in cui i cittadini torresi si sentono presi in giro dall’amministrazione e dalla Regione Campania, che pare abbiano dimenticato completamente tutte le problematiche ambientali e non, relative alle cisterne.

“Abbiamo fatto tre esposti alla Procura – dichiara Orfeo Mazzella, attivista del Movimento 5 Stelle – e ad oggi non abbiamo ancora ricevuto la notifica di chiusura delle indagini o di archiviazione”.

“In un Consiglio monotematico – continua Orfeo – l’Amministrazione si era detta favorevole ad un impegno politico, attraverso un documento ufficiale che avrebbe portato ad una delocalizzazione”. Ad oggi non si sa nulla.

“E’ necessario che il Sindaco si dia da fare – dichiara Marianeve Canciello, membro del Comitato Salera  – Ascione dice di essere molto attento all’ambiente, eppure le cisterne sono ancora lì”. Ciò che più preoccupa è l’impatto ambientale che le cisterne hanno sul territorio e nei confronti della salute dei cittadini, in quanto sono posizionate troppo vicino ai centri abitati. “Si è sempre trattato di un cantiere abusivo e tutti lo sapevano – continua la Canciello – si sono appropriati illegalmente di tutta la spiaggia Salera,  un bene dei cittadini”.

Certo è che i cittadini di Torre Annunziata non hanno dimenticato tale problematica e la loro richiesta è molto chiara: “Chiediamo la delocalizzazione e il ripristino dei luoghi – afferma Pina Valente, Presidente del Comitato Salera –Non ci fermeremo”.

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