Gragnano è nelle 30 città più a rischio contagio covid in Campania. A stabilirlo è il report fornito dall’Unità di Crisi regionale della Campania. Analizzato i dati riguardanti la prima settimana di febbraio secondo cui nella città della pasta continua a crescere il numero di contagi. Se prima la percentuale tamponi/positivi si attestava al 9,22 per cento, secondo lo schema pubblicato dall’Unità di Crisi la percentuale è raddoppiata portandosi nella fascia tra il 16 e il 20 per cento, in linea con Portici e Massa di Somma.

Nella prima settimana di febbraio sono stati 50 i nuovi casi di contagio: questi i dati suddivisi per fascia d’età:
da 0 a 5 anni: 3 contagi
da 6 a 10 anni: 1 contagio
da 11 a 13 anni: 1 contagio
da 14 a 18 anni: 4 contagi
da 19 a 26 anni: 5 contagi
da 27 a 35 anni: 8 contagi
da 36 a 49 anni: 10 contagi
da 50 a 64 anni: 12 contagi
da 65 a 80 anni: 5 contagi
over 81 anni: 1 contagio

“Alla luce della tendenza dei contagi – ha spiegato l’Unità di Crisi - si ritiene indispensabile l’adozione di nuove strategie di gestione e valutazione dei dati mediante Alert o analisi previsionali sulla base delle quali orientare le decisioni, a livello locale e con specifico riferimento alle fasce d’età maggiormente a rischio. Occorre evitare ulteriori matrici di contagio, la cui presenza in ambito territoriale e scolastico modificherebbe il corso dell’infezione sul territorio regionale”.

Un dato raccolto dal sindaco Paolo Cimmino che ha deciso di chiudere tutte le scuole, indicate dall’unità di Crisi come il fattore che più di tutti ha inciso sull’incremento dei contagi (circa il 20 per cento). Per tutte le scuole della città, verrà mantenuta la didattica a distanza fino al 21 febbraio.

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