Resta in carcere Antonio Papa. Questa la decisione del giudice che ha convalidato l’arresto dell’uomo accusato di aver ucciso Gaetano Ariosto giovedì scorso a Boscotrecase.

Secondo la versione fornita agli inquirenti, l’assassino, un noto imprenditore di Torre Annunziata, era stanco delle continue pressioni della vittima, fratello del killer del clan Mazzarella (egemone nel territorio a sud di Napoli). Il motivo è riconducibile a un prestito che in poche settimane ha fatto cadere l’imprenditore nella rete degli usurai.

Il delitto è stato consumato all'interno di un locale di via Rio, che fino a qualche mese fa ospitava un minimarket. Dopo aver sparato, Papa ha gettato la pistola tra le sterpaglie poste lì vicino, poi ritrovate dai carabinieri. L’imprenditore poi si è costituito qualche ora dopo fornendo la sua versione dei fatti.

Una versione che gli inquirenti stanno verificando meticolosamente, anche con l’ausilio dei circuiti di videosorveglianza e in base al racconto di altre persone ritenute informate sui fatti. Ora si attende il Riesame, per valutare se Antonio Papa possa uscire dal carcere e ottenere gli arresti domiciliari.

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