Ennesimo colpo di scena sull'omicidio di Antonio Morione. Si stringe il cerchio intorno ai due rapinatori ancora a piede libero. Il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta della Procura: per i giudici d’appello quindi Francesco Acunzo e Giuseppe Vangone (quest’ultimo ritenuto l’esecutore materiale del delitto) devono essere arrestati. Ci sarebbero, secondo il Riesame, prove a sufficienza per far scattare la custodia cautelare in carcere.

Provvedimento che, lo scorso luglio, Il Giudice per le Indagini preliminari rigettò per insufficienza di prove. Al momento i due uomini del commando sono ancora a piede libero e bisognerà aspettare che si pronunci la Cassazione per procedere eventualmente con l’arresto. 

Ad andare in carcere a luglio furono solo Luigi Di Napoli e Angelo Palumbo, quest’ultimo arrestato a Gallipoli dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata mentre era in vacanza. Con l’ennesimo colpo di scena di ieri quindi arriva la conferma che Acunzo e Vangone hanno le stesse responsabilità dei rapinatori già in cella. Si attende la decisione della Cassazione per assicurare alla giustizia gli altri due uomini del commando che, la sera del 23 dicembre 2021, uccisero Antonio Morione al termine di un tentativo di rapina nella sua pescheria di Boscoreale. Nel frattempo gli inquirenti sono alla ricerca di un quinto uomo che quella tragica sera fece irruzione nella pescheria di via Della Rocca, non ancora identificato.

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