Francesco Acunzo sceglie il silenzio. Il quarto uomo del commando armato responsabile della morte di Antonio Morione si è avvalso della facoltà di non rispondere. Scena muta davanti al Gip Francesco Todisco. 

Dopo il raid alla pescheria ‘Il Delfino’ il commando armato raggiunse il Piano Napoli di Boscoreale con l’obiettivo di incendiare l’auto utilizzata durante la rapina. Secondo l’Accusa sarebbe stato proprio Francesco Acunzo a procurare la benzina per cancellare le prove. Dall’attività di indagine del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Torre Annunziata, coordinata dal tenente Sebastiano Somma, emerge il coinvolgimento dell'uomo nelle dinamiche organizzative della rapina. 

Lo scorso luglio il Gip rigettò la richiesta di arresto di Acunzo per insufficienza di prove. Decisione ribaltata dal Tribunale del Riesame che, al contrario, considerò più che sufficienti gli elementi che accertavano le responsabilità di Acunzo nel commando. Un'altalena giudiziaria terminata qualche giorno fa con la decisione della Cassazione. Toccherà all'avvocato difensore Salvatore Barbuto smantellare il castello accusatorio della Procura.di Torre Annunziata.

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