In questi mesi di covid in cui le persone hanno dovuto rinunciare alle loro abitudini e riadattarle fra le quattro mura di casa, anche il settore del benessere ha tenuto il passo con i tempi, non perdendo il suo indotto costante, che in Italia è stimato di 10 miliardi circa

 

Se l’anno passato le persone si iscrivevano in palestra per migliorare la propria forma fisica, durante questo 2020 pandemico sono fioccate le sessioni di workout fra le mura di casa, con personal trainers che hanno riadattato la loro attività. Grazie all’uso di tapis roulant elettrici che fanno smaltire i grassi velocemente, pesi e cyclette per integrare l’allenamento  aerobico, tracker per  la trasmissione dei dati in tempo reale, le persone sono state seguite in videoconferenza dagli istruttori per il perfezionamento a distanza del programma.

 

Secondo la ricerca condotta da Gympass e International Fitness Observatory, che studia il mercato del fitness, le persone hanno una gran voglia di ritornare agli allenamenti in palestra dopo il covid 19, nonostante pensino che le lezioni online possano rimanere complementari a quelle svolte nei centri fitness (86%). Infatti oltre il 71% degli intervistati ha scelto di continuare la sua attività fisica dentro casa.

 

Investire nelle compagnie di wellness (che comprendono sia le aziende di fitness che i centri benessere ed estetici) può rivelarsi vantaggioso per diverse ragioni:

  • gli incentivi statali nel settore: con il Decreto Ristori (DL numero 137 del 28 ottobre 2020) le palestre ed operatori del settore hanno già ricevuto finanziamenti a fondo perduto e indennità, ma anche la Legge di Bilancio 2021 conterrà dei provvedimenti sul settore. 

  • l’aumento della domanda: la coincidenza di pandemia, reclusione e smart working, ha fatto sì che il 44% degli italiani entrasse in sovrappeso nel 2020. Tutti potenziali clienti di una futura azienda wellness.

  • il settore è in costante crescita: il wellness è cresciuto del 6,4% l’anno. I consumi costituisce la metà della spesa totale mondiale in salute, secondo i dati riportati da Technogym.

  • l’espansione nel digital: applicazioni, aziende online, professionisti sul digital, monitoraggio dei progressi e abitudini. Il wellness ha una grande applicabilità nel settore tecnologico, non solo per le attrezzature sempre più costruite sullo studio della biomeccanica degli individui, ma anche per le diverse modalità di fruizione dei servizi stessi. 

  • lo sviluppo del corporate wellness: sempre più aziende si rivolgono a professionisti per creare programmi di benessere aziendali, affinché i propri lavoratori possano lavorare in salute e scaricando lo stress. È un indotto globale di 41 miliardi.

 

Un investimento in questo mercato richiede un’attenta pianificazione e diversificazione per capire su quali aziende puntare o - nel caso in cui si voglia crearne una ex novo - analizzare i competitors per non creare un sovraffollamento del mercato locale (nel caso in cui sia fisica) e rendersi innovativi. Il wellness è un settore economico che promette lauti guadagni se si capisce come e dove investire, con la capacità di intercettare subito il cambiamento della richiesta.

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