Il Tar boccia la nomina, cambia il consiglio comunale di Pompei. Il Tribunale amministrativo regionale accoglie il ricorso di Pina Piedepalumbo, cancellando l’elezione di Aniello Di Maio in assise.

Si è risolta così la questione legata al “voto della discordiadella sezione 21. I due candidati, inseriti nella lista “Uniti per Pompei” a sostegno del sindaco Carmine Lo Sapio, erano separati da un solo voto (252 preferenze per Di Maio, contro le 251 per la Piedepalumbo).

Un errore di trascrizione, secondo la Piedepalumbo non corretto dalla commissione elettorale centrale, ha fatto ballare ben 10 voti, risultati poi determinanti ai fini del calcolo totale. E’ stata proprio la giustizia amministrativa a correggere l’errore e riportare tutto alla normalità. Un peso ha avuto anche la costituzione in giudizio del comune avvenuta in ritardo di oltre due mesi rispetto ai termini di legge. 

Soddisfatta la professoressa Piedepalumbo: "E' stata l'occasione per ribadire che gli elementi che compongono un seggio debbano essere necessariamente formati, anziché costringere persone a esborsi di denaro e ricorsi". Al prossimo consiglio comunale la proclamazione, con idee già chiare: "Spazio ai giovani, gli adulti del domani". 

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