Sono tre le persone iscritte nel registro degli indagati, responsabili del deragliamento del treno della Circumvesuviana avvenuto lunedì scorso alla stazione di Pompei Santuario. Macchinista, capotreno e capostazione saranno ascoltati dalla Procura di Torre Annunziata e anche dai vertici Eav che hanno aperto una commissione d’inchiesta interna per far luce sull’accaduto. E non si esclude che nell'elenco possano finire altre persone.

L'errore umano appare al momento come l’ipotesi più concreta sulle cause dell'incidente avvenuto alle 14 di lunedì scorso quando il treno Metrostar della linea Napoli – Pompei – Poggiomarino - con a bordo un centinaio di persone, era in arrivo da Scafati. All'improvviso ha deviato il suo percorso, quando era a circa 5 km orari e proprio a ridosso della banchina, probabilmente – il condizionale è d’obbligo - per un errore dell’addetto allo scambio. I vagoni deragliano e finiscono su un altro convoglio fermo in stazione.

Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire con esattezza i minuti che hanno preceduto il fatto. Questo pomeriggio è stato effettuato un nuovo sopralluogo in stazione, con particolare attenzione sul punto di scambio. I magistrati stanno valutando l'ipotesi di reato di pericolo di disastro colposo. E si dovrà accertare se proprio il deviatoio lungo i binari non abbia funzionato. Ascoltate alcune testimonianze dei viaggiatori e dei dipendenti Eav. I dubbi sull'incidente restano tanti, così come tante sono le perplessità sulle condizioni di sicurezza dei trasporti pubblici.

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