Resta in carcere Salvatore Carpentieri.

Il tribunale del Riesame ha valutato anche la sua posizione. Secondo gli inquirenti è ritenuto tra i principali esponenti del Quarto Sistema, il nuovo clan che aveva base al Rione Penniniello e che è stato smantellato con i 13 arresti del 25 settembre scorso avvenuti a Torre Annunziata. L'uomo avrebbe avuto un ruolo di organizzatore e promotore dell'organizzazione che aveva a capo Domenico Balzano, alias Sauriello, e Natalino Scarpa, nipote dell'omonimo assassinato il 15 agosto 2006 dinanzi al piazzale dello stadio Giraud di Torre Annunziata.

Ad aggravare la posizione di Carpentieri è stata anche la sua latitanza, durata però solo alcuni giorni. Carpentieri infatti fu ritrovato a casa dei parenti 2 giorni dopo il blitz. Carpentieri, quindi, resterà rinchiuso nel carcere di Secondigliano.

L'obiettivo degli inquirenti è quello di far luce sulla nuova organizzazione criminale che aveva intenzione di spodestare i clan storici del territorio. Un gruppo criminale “pronto a far esplodere bombe per dare esempio a tutti coloro che opponevano resistenza”, è scritto nell’ordinanza di 180 pagine a firma del Gip Maria Luisa Miranda.

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