Slitta il processo in appello per il crollo di Rampa Nunziante. Questa mattina doveva svolgersi l’udienza per il secondo grado di giudizio a Napoli.

Il giudice relatore, membro assegnatario del fascicolo che deve illustrare agli altri componenti del collegio giudicante non potrà restare in carica per tutta la durata del processo. Si è reso necessario quindi il rinvio per la nomina del nuovo giudice in vista della prossima udienza in programma a maggio.

LA SENTENZA DI PRIMO GRADO. Il primo verdetto è stato raggiunto il 21 luglio 2021con la sentenza in primo grado emessa dal tribunale di Torre Annunziata secondo cui sono quattro i responsabili del crollo. Si tratta di Gerardo Velotto, proprietario dell’appartamento al secondo piano e committente, gli architetti Massimiliano Bonzani e Aniello Manzo ritenuti di fatto i direttori dei lavori e Pasquale Cosenza, l’operaio che ha eseguito materialmente gli interventi. Le accuse di crollo e omicidio colposo erano contestate anche a due avvocati penalisti, ma il giudice ritenne di disporre un’assoluzione: i due legali, Roberto Cuomo e Massimiliano Lafranco, sono stati però condannati in primo grado a un anno e due mesi di reclusione (pena sospesa) a testa per il reato di falso. Cuomo, in particolare, era l’amministratore del condominio mentre Lafranco era il proprietario di fatto dell’appartamento dove vennero effettuati i lavori. Pena sospesa anche per Rosanna Vitiello (un anno), Ilaria Bonifacio (un anno), Marco Chiocchetti (un anno e ammenda di seimila euro) e Mario Cirillo (un anno e ammenda di seimila euro).

Si dovrà quindi attendere ancora qualche mese prima che il processo riparta. Un crollo che ha scosso l’intera comunità e che ancora oggi ricorda quel terribile 7 luglio 2017 con commozione.

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