Carcere a vita per il killer di Francesco Immobile. La Corte d'Assise di Napoli ha condannato all'ergastolo Pietro Pallonetto, con l'accusa di avere preso parte (sarebbe stato l'organizzatore) all'omicidio di Francesco Immobile, ucciso in un agguato scattato il 12 settembre 2021, a Torre Annunziata.

I giudici hanno accolto le richieste della Dda (sostituto procuratore Valentina Sincero). L'altro imputato, Gaetano Izzo, 25 anni, è stato invece assolto con formula piena.

L'agguato fu particolarmente cruento e avvenne tra la folla al termine della messa per le prime comunioni dei bambini. Ad incastrare il baby killer, Alfredo L., all’epoca unico minorenne del commando, il DNA trovato all’interno del casco sequestrato nel corso delle indagini. Ad inchiodare Izzo e Pallonetto, invece, un tatuaggio della Basilica della Madonna della Neve e le immagini di videosorveglianza della zona. 

Secondo la ricostruzione dell'accusa l'agguato di camorra maturò nell'ambito della sanguinosa faida di camorra tra Gionta e Quarto Sistema, probabilmente per vendetta. Immobile era il nipote del killer pentito Michele Palumbo, legato al clan del quadrilatero delle carceri e sposato con la nipote di Francesco Gallo detto 'o pisiello', boss rivale del rione Penniniello. Furono proprio le rivelazioni di quest'ultimo a far condannare all'ergastolo il padre del baby killer del commando.  Immobile, infatti, era nipote del collaboratore di giustizia Michele Palumbo, che con le sue rivelazioni contribuì a far condannare all'ergastolo il padre del diciassettenne.

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