Chat e documenti spariti. Sono due degli aspetti approfonditi al tribunale di Torre Annunziata per ricostruire le cause del crollo di Rampa Nunziante.

Le indagini si sono soffermate su una chat ritrovata nel cellulare di Giacomo Cuccurullo. Il maresciallo Marino, all’epoca dei fatti componente del nucleo investigativo dei carabinieri di Torre Annunziata, ha parlato in particolare del contenuto della chat del 2 maggio 2017, a poco più di due mesi dalla tragedia.

Altro aspetto importante scoperto grazie alle indagini della Procura è stato quello relativo all’eliminazione di alcuni file dal computer di Aniello Manzo il giorno stesso del disastro. A riferirlo in aula è stato il consulente Fabiano Querceto, specialista in informatica forense.

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