Occupano abusivamente la strada per prenotare il posto auto perchè "è così che funziona a Torre Annunziata". Siamo alle solite. Piante, contenitori, sedie e cestini per garantirsi il parcheggio. Immagini indecorose che dimostrano, ancora una volta, quanto la città sia molto lontana da un rilancio. E nemmeno l'omicidio di un innocente è servito a scuotere le coscienze. Maurizio Cerrato è morto il 19 aprile 2021 dopo una banale lite scoppiata per una sedia, una di quelle che i prepotenti piazzano in strada credendo che tutto gli sia dovuto. L'omicidio del 61enne, assassinato barbaramente da quattro belve condannate in primo grado a 23 anni di carcere, sembrava avere inaugurato una stagione nuova fatta di legalità, rispetto e civilità. Ma basta guardarsi intorno per capire che, in realtà, Torre Annunziata ha già dimenticato.

Gli scatti della vergogna sono stati pubblicati sul gruppo 'Segnaliamo ciò che non va a Torre Annunziata' da un utente anonimo. Le immagini parlano chiaro: parte della strada è occupata abusivamente da alcuni cassonetti della spazzatura a pochi passi dal porto e davanti ad furgoncino attrezzato per la vendita panini. Ma questo non è affatto un episodio isolato. Nord o sud non importa, prenotarsi il posto con qualunque tipo di oggetto è un'abitudine radicata. E proprio su questo tema va avanti un continuo braccio di ferro tra la parte sana della città che denuncia i soprusi e l'altra che preferisce fare finta di niente. In un altalenarsi infinito tra bene e male. E intanto, Maurizio Cerrato è morto. Ma ad ucciderlo non è stato solo il coltello impugnato da Antonio Cirillo, ma anche l'indifferenza dilagante di una comunità che sembra aver smesso di lottare per la giustizia. 

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